Prospero Rondinelli nacque a Montalbano Jonico il 25 agosto 1851 da Ferdinando e Rosina Bruno. Discreto proprietario visse di rendita.
Di famiglia agiata, la nonna paterna era una Troyli e il nonno il dottore in legge Prospero Rondinelli di Rotondella, aveva un carattere gioviale, era uno scapolo convinto, tant’è che non volle mai avere né una moglie né un’amante.
Visse accudito dalla sua governante fatta venire appositamente dalla Calabria.
La sua passione erano i libri, la ricerca di fatti del passato e il desiderio di tramandare ai posteri la memoria storica del paese in cui viveva.
Assessore alla cultura e alla pubblica istruzione negli anni 1908 e 1909, venne poi nominato bibliotecario a vita, senza alcuna remunerazione.
Alla biblioteca comunale donò i suoi libri e altri ne acquistò, la riordinò, catalogò i vari fondi, creò una pinacoteca degli uomini illustri del paese, fece murare tutte le targhe marmoree ancora oggi esistenti davanti ai palazzi dove sono nati personaggi illustri o che sono stati muti testimoni di importanti avvenimenti, girò l’Italia facendo ricerche per ricostruire la storia del paese.
Amava viaggiare in alcuni periodi dell’anno anche per l’Europa, raccontando usi e costumi dei paesi che visitava, come riporta nel diario dei suoi viaggi.
Andò in Inghilterra, Spagna, Francia, Austria. Per risparmiare spesso viaggiava di notte.
Ci ha lasciato alcuni suoi scritti e l’importante pubblicazione “Montalbano Jonico, memorie storiche e topografiche”, una ricerca durata circa trent’anni sulle vicende del passato, sui personaggi storici e sulla storia del territorio.
Prospero Rondinelli visse da uomo libero e, per chi ama i libri e la cultura, la sua fu un’esistenza invidiabile, serena, senza ambasce e tutta protesa a godere del lento scorrere del tempo tra letture, sistemazione dei libri, ricerche e viaggi. Negli ultimi tempi della sua esistenza si lasciò andare e incominciò a bere vino e “rosolio” senza limiti.